Sabir 2023 | Rassegna tematica

AGENZIE

 

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 12.27.05
Trieste: dall’11 al 13 maggio la nona edizione del Festival Sabir

Trieste: dall’11 al 13 maggio la nona edizione del Festival Sabir Roma, 3 mag. (LaPresse) – Il Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, approda per la sua nona edizione a Trieste, dall’11 al 13 maggio. Zona di confine, Trieste è geograficamente luogo di incontro e accoglienza, passaggio naturale per chi decide di attraversare la rotta balcanica delle migrazioni. ‘Libertà di movimento’ è il titolo scelto per questa edizione del Festival Sabir, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. Il Festival, promosso da ARCI insieme a Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza. Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo. Qual è il ruolo del governo italiano? Quali sono le più recenti esperienze europee? Che tipo di racconto arriva dai media italiani e internazionali? A queste e tante altre domande associazioni, istituzioni pubbliche, reti e movimenti internazionali cercheranno di rispondere insieme, per programmare nuove iniziative e campagne unitarie.(Segue). CRO FVG mdf/scp 031225 MAG 23

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 12.27.05
Trieste: dall’11 al 13 maggio la nona edizione del Festival Sabir-2-

Trieste: dall’11 al 13 maggio la nona edizione del Festival Sabir-2- Roma, 3 mag. (LaPresse) – Il 13 maggio si svolgerà la prima ‘Marcia contro i muri e per l’accoglienza’ che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia, per dare voce a quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione. La marcia sarà di circa 5 km, con partenza alle ore 15 dal Castello di Socerb (Capodistria) e arrivo alla Piazza centrale di San Dorligo della Valle. Per adesioni: controimuri2023@gmail.com. La formula del festival è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. La presenza di rappresentanti della società civile e dei sindacati delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con diversi punti di vista il confronto e farà emergere proposte unitarie. Sabir è uno spazio della società civile non equidistante, ma schierata dalla parte delle vittime e contro tutti gli oppressori, uno spazio per ribadire, anche nell’affrontare i temi che la guerra in Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta pongono, la centralità delle persone e dei loro diritti, a prescindere dalla nazionalità. Info: festivalsabir.it. CRO FVG mdf/scp 031225 MAG 23

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 14.16.26
Il 13 maggio la marcia ‘contro i muri e per l’accoglienza’

Il 13 maggio la marcia ‘contro i muri e per l’accoglienza’ 5 km tra la Slovenia e l’Italia. A Trieste il Festival Sabir
(ANSA) – ROMA, 03 MAG – Il 13 maggio si svolgerà la prima “Marcia contro i muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia “per dare voce a quella parte di
Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”. E’ promossa dal Tavolo Asilo e Immigrazioni, a cui aderiscono decine associazioni, sindacati e reti.
La marcia sarà di circa 5 km, con partenza alle ore 15 dal Castello di Socerb (Capodistria) e arrivo alla piazza centrale di San Dorligo della Valle.
Dall’11 al 13 maggio si svolgerà a Trieste il Festival Sabir, “evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa”. “Libertà di movimento” è il titolo scelto per la nona edizione del Festival, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza
cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Ccgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà “anche quest’anno – dicono i promotori – un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come
spazio di riflessione, dialogo e testimonianza. Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo”.
La formula del Festival è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. (ANSA). DE 03-MAG-23 14:15 NNN

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 14.16.56 ANSA FRIULI
Il 13 maggio la marcia ‘contro i muri e per l’accoglienza’

Il 13 maggio la marcia ‘contro i muri e per l’accoglienza’ 5 km tra la Slovenia e l’Italia. A Trieste il Festival Sabir
(ANSA) – ROMA, 03 MAG – Il 13 maggio si svolgerà la prima “Marcia contro i muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia “per dare voce a quella parte di
Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”. E’ promossa dal Tavolo Asilo e Immigrazioni, a cui aderiscono decine  associazioni, sindacati e reti. La marcia sarà di circa 5 km, con partenza alle ore 15 dal Castello di Socerb (Capodistria) e arrivo alla piazza centrale di San Dorligo della Valle.
Dall’11 al 13 maggio si svolgerà a Trieste il Festival Sabir, “evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa”. “Libertà di movimento” è il titolo scelto per la nona edizione del Festival, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Ccgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà  “anche quest’anno – dicono i promotori – un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza. Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo”.
La formula del Festival è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. (ANSA). DE 03-MAG-23 14:15 NNN

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 17.17.34
SOCIALE. TORNA IL FESTIVAL ‘SABIR’ DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE

DIR3016 3 SOC 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
SOCIALE. TORNA IL FESTIVAL ‘SABIR’ DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE
‘LIBERTÀ DI MOVIMENTO’ È IL TITOLO DELL’EDIZIONE 2023
(DIRE) Roma, 3 mag. – Il Festival SABIR, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, approda per la sua nona edizione a Trieste, dall’11
al 13 maggio. Zona di confine, Trieste è geograficamente luogo di incontro e accoglienza, passaggio naturale per chi decide di attraversare la rotta balcanica delle migrazioni.
Come riferiscono gli organizzatori in una nota, ‘Libertà di movimento’ è il titolo scelto per questa edizione del Festival dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza  cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso.
Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della
solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza.
Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei  cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo. Qual è il ruolo del governo italiano? Quali sono le  più recenti esperienze europee? Che tipo di racconto arriva dai media italiani e internazionali? A queste e tante altre domande associazioni, istituzioni pubbliche, reti e movimenti internazionali cercheranno di rispondere insieme, per programmare nuove iniziative e campagne unitarie.(SEGUE) (Com/Alf/ Dire) 17:16 03-05-23 NNNN

 

MERCOLEDÌ 03 MAGGIO 2023 17.17.35
SOCIALE. TORNA IL FESTIVAL ‘SABIR’ DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE -2-

DIR3017 3 SOC 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
SOCIALE. TORNA IL FESTIVAL ‘SABIR’ DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE -2-
(DIRE) Roma, 3 mag. – Il 13 maggio si svolgerà poi la prima ‘Marcia Contro i Muri e per l’accoglienza’ che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia, per dare voce a quella parte di
Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione. La marcia sarà di circa 5 km, con partenza alle ore 15 dal Castello di Socerb (Capodistria) e arrivo alla Piazza centrale di San Dorligo della Valle.
La formula del Festival, continua la nota, è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività
culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche.
La presenza di rappresentanti della società civile e dei sindacati delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con diversi punti di vista il confronto e farà emergere proposte unitarie. SABIR è uno spazio della società civile non equidistante, ma schierata dalla parte delle
vittime e contro tutti gli oppressori, uno spazio per ribadire, anche nell’affrontare i temi che la guerra in Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta pongono, la centralità delle persone e dei loro diritti, a prescindere dalla nazionalità. (Com/Alf/ Dire) 17:16 03-05-23 NNNN

 

 

GIOVEDÌ 04 MAGGIO

 

GIOVEDÌ 04 MAGGIO 2023 08.53.30
MIGRANTI: TORNA IL FESTIVAL SABIR, DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE =

ADN0076 7 CRO 0 ADN CRO RFV
MIGRANTI: TORNA IL FESTIVAL SABIR, DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE =
“Libertà di movimento” è il titolo scelto per la nuova edizione
Roma, 3 mag. (Adnkronos) – Il Festival SABIR, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, approda per la sua nona edizione a Trieste, dall’11 al  13 maggio. Zona di confine, Trieste è geograficamente luogo di incontro e accoglienza, passaggio naturale per chi decide di attraversare la rotta balcanica delle migrazioni. ”Libertà di movimento” è il titolo scelto per questa edizione del Festival SABIR, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso.
Il Festival, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del
quotidiano Primorski dnevnik, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi
come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza.
Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di
accoglienza e di accesso alle procedure di asilo. Qual è il ruolo del governo italiano? Quali sono le più recenti esperienze europee? Che tipo di racconto arriva dai media italiani e internazionali? A  queste e tante altre domande associazioni, istituzioni pubbliche, reti e movimenti internazionali cercheranno di rispondere insieme, per programmare nuove iniziative e campagne unitarie. (segue)
(Sib/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-MAG-23 08:53 NNNN

 

GIOVEDÌ 04 MAGGIO 2023 08.53.31
MIGRANTI: TORNA IL FESTIVAL SABIR, DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE (2) =

ADN0077 7 CRO 0 ADN CRO RFV
MIGRANTI: TORNA IL FESTIVAL SABIR, DALL’11 AL 13 MAGGIO A TRIESTE (2) =
(Adnkronos) – Il 13 maggio si svolgerà poi la prima ”Marcia Contro i Muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia, per dare voce a quella parte di Europa e d’Italia che non  si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione. La marcia sarà di circa 5 km, con partenza alle ore 15 dal Castello di Socerb (Capodistria) e arrivo
alla Piazza centrale di San Dorligo della Valle. Per adesioni: controimuri2023@gmail.com.
La formula del Festival è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali,
mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche. La presenza di rappresentanti della società civile e dei sindacati delle due rive del Mediterraneo e di reti internazionali arricchirà con
diversi punti di vista il confronto e farà emergere proposte unitarie.
SABIR è uno spazio della società civile non equidistante, ma schierata dalla parte delle vittime e contro tutti gli oppressori, uno spazio per ribadire, anche nell’affrontare i temi che la guerra in  Ucraina e le altre crisi del nostro pianeta pongono, la centralità delle persone e dei loro diritti, a prescindere dalla nazionalità. (Sib/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-MAG-23 08:53 NNNN

 

GIOVEDÌ 04 MAGGIO 2023 16.42.24
MIGRANTI: MIRAGLIA (ARCI), ‘CI MOBILITEREMO PER DENUNCIARE E CONTRASTARE QUESTA VERGOGNA’ =

ADN1172 7 POL 0 ADN POL NAZ
MIGRANTI: MIRAGLIA (ARCI), ‘CI MOBILITEREMO PER DENUNCIARE E CONTRASTARE QUESTA VERGOGNA’ =
Roma, 4 mag. (Adnkronos) – ”Con il voto definitivo alla Camera sul cosiddetto Decreto Cutro, il Parlamento ha scritto un’altra pagina nera della storia della Repubblica”. Questo il commento di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione dell’Arci, al via libera definitivo dell’Aula di Montecitorio al decreto legge Migranti.
”Ancora una volta – afferma Miraglia – gli interessi privati dei partiti e dei leader politici, che hanno costruito la loro fortuna con le campagne di odio verso le persone di origine straniera, hanno
prevalso sugli interessi del Paese”.
”Come già successo con i ‘decreti Salvini’ – aggiunge Miraglia – il sistema d’accoglienza, già insufficiente, frammentato e inadeguato, ripiomberà nel caos. L’accesso alla procedura di asilo dovrà essere garantito dai tribunali e i contenziosi sulla Protezione Speciale aumenteranno a dismisura. Sul territorio verrà scaricata una situazione di maggior disagio sociale e l’aumento della irregolarità alimenterà il lavoro nero, lo sfruttamento e l’evasione fiscale e contributiva. Tutte conseguenze di una miopia del governo e della maggioranza di destra, che mette al primo posto la propaganda e la retorica anti immigrati e non ricerca mai gli interessi delle persone e del Paese”.
”Nelle prossime settimane – conclude Miraglia – ci mobiliteremo per denunciare e contrastare questa vergogna. Il primo appuntamento sarà sabato 13 maggio, a Trieste, dove parteciperemo alla ‘Marcia contro i muri e per l’accoglienza’ a conclusione del Festival Sabir”. (Sib/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 04-MAG-23 16:42 NNNN

 

GIOVEDÌ 04 MAGGIO 2023 16.55.14
DL CUTRO, MIRAGLIA (ARCI): CI MOBILITEREMO PER CONTRASTARE QUESTA VERGOGNA

9CO1391183 4 POL ITA R01
DL CUTRO, MIRAGLIA (ARCI): CI MOBILITEREMO PER CONTRASTARE QUESTA VERGOGNA
(9Colonne) Roma, 4 mag -“Con il voto definitivo alla Camera sul cosiddetto Decreto Cutro, il
Parlamento ha scritto un’altra pagina nera della storia della Repubblica”. Questo il commento di Filippo Miraglia, responsabile Immigrazione dell’Arci, al via libera definitivo dell’Aula di Montecitorio al decreto legge Migranti. “Ancora una volta – afferma Miraglia – gli interessi privati dei partiti e dei leader politici, che hanno costruito la loro fortuna con le campagne di odio verso le persone di origine straniera, hanno prevalso sugli interessi del Paese. Come già successo con i  “decreti Salvini” – aggiunge Miraglia – il sistema d’accoglienza, già insufficiente, frammentato
e inadeguato, ripiomberà nel caos. L’accesso alla procedura di asilo dovrà essere garantito dai tribunali e i contenziosi sulla Protezione Speciale aumenteranno a dismisura. Sul territorio verrà scaricata una situazione di maggior disagio sociale e l’aumento della irregolarità alimenterà il lavoro nero, lo sfruttamento e l’evasione fiscale e contributiva. Tutte conseguenze di una miopia del governo e della maggioranza di destra, che mette al primo posto la propaganda e la retorica anti immigrati e non ricerca mai gli interessi delle persone e del Paese. Nelle prossime settimane –
conclude Miraglia – ci mobiliteremo per denunciare e contrastare questa vergogna. Il primo appuntamento sarà sabato 13 maggio, a Trieste, dove parteciperemo alla ‘Marcia contro i muri e per l’accoglienza’ a conclusione del Festival Sabir”. (fre) 041655 MAG 23

 

 

MERCOLEDÌ 10 MAGGIO

 

MERCOLEDÌ 10 MAGGIO 2023 22.25.59 ANSA FRIULI
Comincia domani a Trieste il IX Festival Sabir

Comincia domani a Trieste il IX Festival Sabir
Promosso da ARCI, Caritas, ACLI e CGIL, con ASGI e Carta di Roma
(ANSA) – TRIESTE, 10 MAG – Si apre domani a Trieste, per concludersi il 13 maggio, il IX Festival Sabir, “Libertà di movimento”, dedicato ad Omar Neffati, portavoce del Movimento
Italiani senza cittadinanza, che affronta i temi della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili.
Il Festival è promosso da ARCI, Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con ASGI e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik.
Per Gianfranco Schiavone, componente ASGI, “Trieste è una città che vive in maniera più acuta le contraddizioni del momento: qui nacque lo SPRAR come sperimentazione, c’è una lunga tradizione di inclusione e accoglienza diffusa, ma allo stesso tempo è la città delle forzature estreme e della violazione delle norme. Il tentativo caparbio di riprendere le riammissioni illegali, tutte respinte
dalla Slovenia, di persone in cerca di protezione internazionale e i provvedimenti di espulsione dall’Italia, ineseguibile secondo il diritto internazionale, di persone afgane e libiche prevalentemente testimoniano un impulso all’illegalità delle istituzioni cittadine irrefrenabile”, ha accusato.
Per Michele Piga, Segretario generale della Cgil di Trieste, il Festival è un’alleanza strategica per il sindacato con il terzo settore: la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici passa anche dalla
difesa dei diritti umani in generale. In un contesto di calo demografico, serve un’accoglienza intelligente che non divida le persone, ma rafforzi le relazioni. Sabir servirà per riannodare i fili e le relazioni sul territorio triestino in materia di accoglienza diffusa, già sperimentata con successo su tutto il territorio».
Per Antonio Russo, vicepresidente Acli “l’iniziativa è ricca di riflessioni politiche e soprattutto luogo di incontro di culture. Trieste ci permette di aprire una riflessione più approfondita sui Balcani. Auspichiamo che la città accolga positivamente questa opportunità”. Sarà l’occasione di
confrontarsi su “questioni politiche rilevanti in tema di immigrazione: i corridoi umanitari, il sistema di accoglienza, la gestione delle frontiere”, puntualizza Oliviero Forte, Responsabile politiche di protezione Internazionale Caritas Italiana. (ANSA). DO 10-MAG-23 22:22 NNNN

 

MERCOLEDÌ 10 MAGGIO 2023 22.25.59 ANSA LAZIO
Comincia domani a Trieste il IX Festival Sabir

Comincia domani a Trieste il IX Festival Sabir
Promosso da ARCI, Caritas, ACLI e CGIL, con ASGI e Carta di Roma
(ANSA) – TRIESTE, 10 MAG – Si apre domani a Trieste, per concludersi il 13 maggio, il IX Festival Sabir, “Libertà di movimento”, dedicato ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, che affronta i temi della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili.
Il Festival è promosso da ARCI, Caritas Italiana, ACLI e CGIL, con ASGI e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik.
Per Gianfranco Schiavone, componente ASGI, “Trieste è una città che vive in maniera più acuta le contraddizioni del momento: qui nacque lo SPRAR come sperimentazione, c’è una lunga tradizione di inclusione e accoglienza diffusa, ma allo stesso tempo è la città delle forzature estreme e della violazione delle norme. Il tentativo caparbio di riprendere le riammissioni illegali, tutte respinte
dalla Slovenia, di persone in cerca di protezione internazionale e i provvedimenti di espulsione dall’Italia, ineseguibile secondo il diritto internazionale, di persone afgane e libiche prevalentemente testimoniano un impulso all’illegalità delle istituzioni cittadine irrefrenabile”, ha accusato.
Per Michele Piga, Segretario generale della Cgil di Trieste, il Festival è un’alleanza strategica per il sindacato con il terzo settore: la difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici passa anche dalla
difesa dei diritti umani in generale. In un contesto di calo demografico, serve un’accoglienza intelligente che non divida le persone, ma rafforzi le relazioni. Sabir servirà per riannodare i fili e le relazioni sul territorio triestino in materia di accoglienza diffusa, già sperimentata con successo su tutto il territorio».
Per Antonio Russo, vicepresidente Acli “l’iniziativa è ricca di riflessioni politiche e soprattutto luogo di incontro di culture. Trieste ci permette di aprire una riflessione più approfondita sui Balcani. Auspichiamo che la città accolga positivamente questa opportunità”. Sarà l’occasione di
confrontarsi su “questioni politiche rilevanti in tema di immigrazione: i corridoi umanitari, il sistema di accoglienza, la gestione delle frontiere”, puntualizza Oliviero Forte, Responsabile politiche di protezione Internazionale Caritas Italiana. (ANSA). DO 10-MAG-23 22:22 NNNN

 

 

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 15.15.54
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI

DIR2396 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI
IX EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE A TRIESTE, CITTÀ DI FRONTIERA
(DIRE) Trieste, 11 mag. – Tre giornate con decine di eventi in programma, 70 organizzazioni nazionali e internazionali presenti e gli interventi di oltre cento relatori: è partita a Trieste la
nona edizione di SABIR – Festival diffuso delle culture del Mediterraneo, che proseguirà fino a sabato.
“Qui, tramite la presenza di tanti cittadini e organismi del Terzo settore, è riunita l’Europa dei diritti che vuole prendere la patola contro l’Europa dei muri e dei fili spinati” sottolinea in un’intervista con la Dire Filippo Miraglia, responsabile immigrazione, asilo e antirazzismo di Arci nazionale, che con Caritas Italiana, Acli e Cgil ha promosso l’edizione 2023 del festival.
Incontri, dibattiti, mostre e proiezioni di film che ruotano intorno al tema “Libertà di movimento”. “Abbiamo scelto questo titolo- continua Miraglia- perché riteniamo sbagliato per l’interesse dell’Europa e dell’Italia rinchiudersi in un recinto”.
Un messaggio quindi al governo guidato da Giorgia Meloni, che di recente ha adottato il cosiddetto ‘Decreto Cutro’, che ha sollevato critiche dal mondo dell’accoglienza: “Le frontiere in se non sono rischiose, il problema è la chiusura dei governi. La stessa strage di Cutro si sarebbe potuta evitare”  avverte il responsabile, in riferimento al naufragio del febbraio scorso davanti alle coste calabresi in cui hanno perso la vita 94 persone. Miraglia contesta l’assenza di programmazione – posti e risorse per accogliere le persone – da parte “di tutti i governi che si sono succeduti. Dal 2019, in Italia sono arrivate 600mila persone, sono state approvate 400mila domande d’asilo e 200mila individui sono stati accolti. Questi numeri però non giustificano l’emergenza su cui tanti politici fanno propaganda, bensì è l’assenza di un piano ad innescarla”.
Il SABIR per la prima volta viene organizzato in una città di frontiera, Trieste, tuttavia il Comune, denuncia ancora il responsabile di Arci, “ha deciso di non concedere nessuna forma di collaborazione ufficiale o patrocinio. È la prima volta in nove anni di Festival”.(SEGUE)
(Alf/Dire) 15:14 11-05-23 NNNN

 

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 15.15.55
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI -2-

DIR2397 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI -2-
(DIRE) Trieste, 11 mag. – Eppure proprio il capoluogo friulano “vive in modo più acuto le contraddizioni del momento” spiega nel corso della presentazione alla stampa Gianfranco Schiavone di Asgi. “Qui nacque lo Sprar come sperimentazione, c’è una lunga tradizione di inclusione e accoglienza diffusa, ma al contempo è la città delle forzature estreme e della violazione delle norme”.
Schiavone cita “il tentativo caparbio di riprendere le riammissioni illegali, tutte respinte dalla Slovenia, di persone in cerca di protezione internazionale e i provvedimenti di espulsione dall’Italia, ineseguibile secondo il diritto internazionale, di persone prevalentemente afghane e libiche
testimoniano un impulso all’illegalità delle istituzioni cittadine irrefrenabile”.
Per denunciare queste e le altre violazioni lungo la Rotta balcanica, il festival si concluderà sabato con la “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”: cittadini e associazioni attraverseranno simbolicamente la frontiera tra Slovenia e Italia, passando per quei boschi da dove arrivano, in  estate o con la neve, al termine spesso di mesi di marcia e abusi, migranti di ogni genere e età in fuga da guerre e fame. E nel tragitto c’è anche chi perde la vita: 140 nel 2022 secondo Openopolis.
Questa nona edizione è dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. (Alf/Dire) 15:14 11-05-23 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 16.33.41
MIGRANTI. RABUANO (INTERNO): ORA DECONGESTIONARE LAMPEDUSA

DIR3079 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. RABUANO (INTERNO): ORA DECONGESTIONARE LAMPEDUSA
DIRIGENTE A FESTIVAL SABIR: CREIAMO CENTRI PICCOLI E DIFFUSI
(DIRE) Trieste, 11 mag. – “Sono d’accordo con l’idea della programmazione dell’accoglienza, fondamentale non solo per il ministero dell’Interno ma anche per altri come il settore giudiziario. Noi lavoriamo quotidianamente sul settore e stiamo provvedendo a potenziare gli interventi in questa situazione di emergenza”. A illustrare il quadro è Rosanna Rabuano, vice capo dipartimento vicario del dipartimento per le Libertà civili e per l’Immigrazione del ministero dell’Interno.
Occasione dell’intervento è il panel ‘Accoglienza: invertire la marcia per uscire dall’emergenza’, nell’ambito del Festival SABIR in corso a Trieste. In questo momento, prosegue il prefetto, “viviamo un allarme dettato da numeri altissimi, che hanno portato a proclamare lo stato d’emergenza: oltre 45mila sbarchi nel 2023 rispetto ai 12mila dei primi 4 mesi dello scorso anno. Cifre- continua Rabuano- che premono su un sistema di accoglienza già saturo, sia per i tanti arrivi di afghani e ucraiani, ma anche per l’impatto degli interventi della politica degli ultimi anni”.
Robuano infatti ritiene che “la programmazione degli ultimi anni è stata di corto respiro e ha determinato questa saturazione”.
Più in difficoltà, la Sicilia e la Calabria, dove si stanno concentrando gli interventi: “E’ necessario decongestionare l’hotspot di Lampedusa”, dove stanno convergendo gli sbarchi. L’isola “è gravata da un numero di persone insostenibile, dove stiamo lavorando per offrire un’assistenza di base e di qualità, anche grazie alla collaborazione con la Croce Rossa”. Al lavoro quindi per intensificare “i trasferimenti via aereo e via nave delle persone verso la terraferma”, senza “tornare ai grandi centri, ma piccoli e diffusi”. Lo stesso lavoro “dovrà essere fatto a Trieste, punto finale della rotta balcanica”. Il sistema, tuttavia, conclude Rabuano, “tiene, grazie al Terzo settore, alle comunità locali e ai nostri uffici, a fronte di un personale che è stato ridotto”. (Alf/Dire) 16:31 11-05-23 NNNN

 

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 16.52.02
MIGRANTI. FVG, SIGNORIELLO: IL 17 SI DISCUTE CENTRO ACCOGLIENZA

DIR3187 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. FVG, SIGNORIELLO: IL 17 SI DISCUTE CENTRO ACCOGLIENZA
PREFETTO TRIESTE: EMERGENZA C’È, RINTRACCI AUMENTANO
(DIRE) Trieste, 11 mag. – “Ben prima della conversione in legge del Decreto Cutro e della proclamazione dello stato d’emergenza è stato chiesto di esplorare la possibilità di costruire un  centro di primissima accoglienza. L’analisi a livello regionale è in corso e il prossimo 17 maggio con il presidente della Regione, il commissario per l’emergenza e i prefetti si ragionerà se farlo,
come e dove”. Così annuncia il prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, intervenuto al panel ‘Accoglienza: invertire la marcia per uscire dall’emergenza’, nell’ambito del Festival Sabir in corso a Trieste.
“L’emergenza c’è- dice Signoriello- e non è solo nei numeri ma nella logistica, nella capacità di  accoglienza. Il sistema oggi prevede molti più posti ma con una fatica enorme, durata anni”. Il prefetto fornisce dei numeri: “Il Friuli Venezia Giulia nel 2022, è arrivato a 19.415 rintracci – ossia persone straniere senza documenti e fuori dal sistema dell’accoglienza, individuate sia nelle zone di frontiera dalle forze dell’ordine oppure che si sono presentate spontaneamente – mentre nel 2019 non sono state neanche 8mila. Trieste da sola ne ha avuto 12.000”. Il prefetto fornisce un altro dato: “Se ne abbiamo contati 176 a gennaio 2022, siamo a ben 1.016 nel gennaio 2023. Se ognuna di  queste persone presentasse richiesta d’asilo avremmo bisogno di un sistema con 20.000 posti”. Signoriello conclude osservando che “lo stato d’emergenza varato dal governo della durata di sei
mesi, se letto a fondo, punta soprattutto a incrementare l’accoglienza, perché si è preso atto che il  sistema è saturo. L’emergenza c’è”.  (Alf/Dire) 16:50 11-05-23 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 17.01.16
MIGRANTI. BIFFONI (ANCI): SBAGLIATO ELIMINARE CORSI DI ITALIANO

DIR3237 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. BIFFONI (ANCI): SBAGLIATO ELIMINARE CORSI DI ITALIANO
SINDACO A FESTIVAL SABIR: MONITO ANCHE PER PERCORSI FORMAZIONE
(DIRE) Trieste, 11 mag. – “Non ho capito il senso di eliminare i corsi di italiano per migranti tramite il Dl Cutro. Non capisco neanche il senso di ridurre la protezione speciale: abbiamo avvisato che lasciare gli stranieri senza italiano e fuori da percorsi di formazione – sebbene la destra abbia sempre detto che i soli migranti che vanno bene sono quelli che lavorano – può portare i giovani stranieri a restare disoccupati e quindi rimanere fuori da un percorso di cittadinanza e inclusione”. La riflessione è di Matteo Biffoni, sindaco di Prato e delegato Anci Immigrazione, nel corso del panel “Accoglienza: invertire la marcia per uscire dall’emergenza”, nell’ambito del Festival SABIR
in corso a Trieste. Con la nuova riforma dell’immigrazione, secondo Biffoni, “si creano insomma persone inesistenti dal punto di vista amministrativo, che stanno però sul territorio, e di fatto alla fine eventuali problemi e disagi ricadono sui Comuni”.
Il parlamento, denuncia ancora Biffoni, “ha respinto anche l’emendamento che noi di Anci avevamo presentato: creare almeno 4mila posti per minori da inserire nei Sai”. I minori stranieri in Italia sono circa 20mila e sollevano “enormi problemi di gestione. Pensiamo alle adolescenti che arrivano qui  dopo aver subito violenze”. Biffoni conclude: “Come sindaco del Comune col più alto tasso di cittadini stranieri dovrei lavorare su scuola, servizi, integrazione religiosa e culturale, e invece devo
parlare ancora di emergenza, come fossimo in un paese antico”. (Alf/Dire) 16:59 11-05-23 NNNN

 

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 17.50.50
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI /FOTO

DIR3455 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPH/TXT
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI /FOTO
IX EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE A TRIESTE, CITTÀ DI FRONTIERA
(DIRE) Trieste, 11 mag. – Tre giornate con decine di eventi in programma, 70 organizzazioni nazionali e internazionali presenti e gli interventi di oltre cento relatori: è partita a Trieste la
nona edizione di SABIR – Festival diffuso delle culture del Mediterraneo, che proseguirà fino a sabato.
“Qui, tramite la presenza di tanti cittadini e organismi del Terzo settore, è riunita l’Europa dei diritti che vuole prendere la patola contro l’Europa dei muri e dei fili spinati” sottolinea in un’intervista con la Dire Filippo Miraglia, responsabile immigrazione, asilo e antirazzismo di Arci nazionale, che  con Caritas Italiana, Acli e Cgil ha promosso l’edizione 2023 del festival.
Incontri, dibattiti, mostre e proiezioni di film che ruotano intorno al tema “Libertà di movimento”. “Abbiamo scelto questo titolo- continua Miraglia- perché riteniamo sbagliato per l’interesse dell’Europa e dell’Italia rinchiudersi in un recinto”.
Un messaggio quindi al governo guidato da Giorgia Meloni, che di recente ha adottato il cosiddetto ‘Decreto Cutro’, che ha sollevato critiche dal mondo dell’accoglienza: “Le frontiere in se non sono rischiose, il problema è la chiusura dei governi. La stessa strage di Cutro si sarebbe potuta evitare” avverte il responsabile, in riferimento al naufragio del febbraio scorso davanti alle coste calabresi in cui hanno perso la vita 94 persone. Miraglia contesta l’assenza di programmazione – posti e risorse per accogliere le persone – da parte “di tutti i governi che si sono succeduti. Dal 2019, in Italia sono arrivate 600mila persone, sono state approvate 400mila domande d’asilo e 200mila individui sono stati accolti. Questi numeri però non giustificano l’emergenza su cui tanti politici fanno propaganda, bensì è l’assenza di un piano ad innescarla”.
Il SABIR per la prima volta viene organizzato in una città di frontiera, Trieste, tuttavia il Comune, denuncia ancora il responsabile di Arci, “ha deciso di non concedere nessuna forma di collaborazione ufficiale o patrocinio. È la prima volta in nove anni di Festival”.
Eppure proprio il capoluogo friulano “vive in modo più acuto le contraddizioni del momento” spiega nel corso della presentazione alla stampa Gianfranco Schiavone di Asgi. “Qui nacque lo Sprar come sperimentazione, c’è una lunga tradizione di inclusione e accoglienza diffusa, ma al contempo è la città delle forzature estreme e della violazione delle norme”. Schiavone cita “il tentativo caparbio di riprendere le riammissioni illegali, tutte respinte dalla Slovenia, di persone
in cerca di protezione internazionale e i provvedimenti di espulsione dall’Italia, ineseguibile secondo il diritto internazionale, di persone prevalentemente afghane e libiche testimoniano un impulso all’illegalità delle istituzioni cittadine irrefrenabile”.
Per denunciare queste e le altre violazioni lungo la Rotta balcanica, il festival si concluderà sabato con la “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”: cittadini e associazioni attraverseranno simbolicamente la frontiera tra Slovenia e Italia, passando per quei boschi da dove arrivano, in  estate o con la neve, al termine spesso di mesi di marcia e abusi, migranti di ogni genere e età in fuga da guerre e fame. E nel tragitto c’è anche chi perde la vita: 140 nel 2022 secondo Openopolis.
Questa nona edizione è dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. (Alf/Dire) 17:49 11-05-23 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 19.19.28
Migranti: Arci, l’Italia sta pericolosamente regredendo

Migranti: Arci, l’Italia sta pericolosamente regredendo
Massa, sull’accoglienza le leggi rifiutano la Costituzione
(ANSA) – TRIESTE, 11 MAG – Il Festival Sabir “è importante perché ci ricorda che questo Paese sui temi delle politiche migratorie non sta andando avanti, anzi sta regredendo pericolosamente. C’è bisogno di una consapevolezza su questi temi. Non lo fa la politica”, quindi “lo facciamo noi”. E’
quanto afferma in un’intervista pubblicata sui canali social, il presidente di Arci nazionale, Walter Massa, in occasione dell’inaugurazione, oggi a Trieste, del Festival promosso da Arci insieme a Caritas italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma.
Questa azione di consapevolezza, spiega Massa, coinvolge “tantissime organizzazioni grandi e piccole” che si ritrovano a Sabir “per dare dignità a un lavoro sull’accoglienza, per garantire, attraverso quel lavoro, che gli operatori del sistema d’accoglienza mettano in pratica la Costituzione,  che le stesse leggi non mettono in pratica, ma anzi rifiutano”.
“Siamo qui – aggiunge – per rinnovare un impegno al lavoro comune tra tante organizzazioni differenti, di culture differenti proprio nello spirito della lingua Sabir, che univa i popoli del Mediterraneo. Culture diverse, provenienze diverse ma un unico intendimento: trovare delle parole comuni e affrontare il presente”.
Il festival proseguirà fino a sabato, quando è in programma la prima “Marcia contro i muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia “per dare voce – ricordano gli organizzatori – a quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole
tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”. (ANSA). FMS 11-MAG-23 19:17 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 19.19.29 ANSA FRIULI
Migranti: Arci, l’Italia sta pericolosamente regredendo

Migranti: Arci, l’Italia sta pericolosamente regredendo
Massa, sull’accoglienza le leggi rifiutano la Costituzione
(ANSA) – TRIESTE, 11 MAG – Il Festival Sabir “è importante perché ci ricorda che questo Paese sui temi delle politiche migratorie non sta andando avanti, anzi sta regredendo pericolosamente. C’è bisogno di una consapevolezza su questi temi. Non lo fa la politica”, quindi “lo facciamo noi”. E’
quanto afferma in un’intervista pubblicata sui canali social, il presidente di Arci nazionale, Walter Massa, in occasione dell’inaugurazione, oggi a Trieste, del Festival promosso da Arci insieme a Caritas italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma.
Questa azione di consapevolezza, spiega Massa, coinvolge “tantissime organizzazioni grandi e piccole” che si ritrovano a Sabir “per dare dignità a un lavoro sull’accoglienza, per garantire, attraverso quel lavoro, che gli operatori del sistema d’accoglienza mettano in pratica la Costituzione, che le stesse leggi non mettono in pratica, ma anzi rifiutano”.
“Siamo qui – aggiunge – per rinnovare un impegno al lavoro comune tra tante organizzazioni differenti, di culture differenti proprio nello spirito della lingua Sabir, che univa i popoli del Mediterraneo. Culture diverse, provenienze diverse ma un unico intendimento: trovare delle parole comuni e affrontare il presente”.
Il festival proseguirà fino a sabato, quando è in programma la prima “Marcia contro i muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia “per dare voce – ricordano gli organizzatori – a quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole
tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”. (ANSA). FMS 11-MAG-23 19:17 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 19.40.00
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI /VIDEO

 

DIR3921 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI /VIDEO
IX EDIZIONE DELLA MANIFESTAZIONE A TRIESTE, CITTÀ DI FRONTIERA
(DIRE) Trieste, 11 mag. – Tre giornate con decine di eventi in programma, 70 organizzazioni nazionali e internazionali presenti e gli interventi di oltre cento relatori: è partita a Trieste la nona edizione di SABIR – Festival diffuso delle culture del Mediterraneo, che proseguirà fino a sabato.
“Qui, tramite la presenza di tanti cittadini e organismi del Terzo settore, è riunita l’Europa dei diritti che vuole prendere la patola contro l’Europa dei muri e dei fili spinati” sottolinea in un’intervista con la Dire Filippo Miraglia, responsabile immigrazione, asilo e antirazzismo di Arci nazionale, che  con Caritas Italiana, Acli e Cgil ha promosso l’edizione 2023 del festival.
Incontri, dibattiti, mostre e proiezioni di film che ruotano intorno al tema ‘Libertà di movimento’. “Abbiamo scelto questo titolo- continua Miraglia- perché riteniamo sbagliato per l’interesse dell’Europa e dell’Italia rinchiudersi in un recinto”.
Un messaggio quindi al governo guidato da Giorgia Meloni, che di recente ha adottato il cosiddetto ‘Decreto Cutro’, che ha sollevato critiche dal mondo dell’accoglienza: “Le frontiere in se non sono rischiose, il problema è la chiusura dei governi. La stessa strage di Cutro si sarebbe potuta evitare” avverte il responsabile, in riferimento al naufragio del febbraio scorso davanti alle coste calabresi in cui hanno perso la vita 94 persone. Miraglia contesta l’assenza di programmazione – posti e risorse per accogliere le persone – da parte “di tutti i governi che si sono succeduti. Dal 2019, in Italia sono arrivate 600mila persone, sono state approvate 400mila domande d’asilo e 200mila individui sono stati accolti. Questi numeri però non giustificano l’emergenza su cui tanti politici fanno propaganda, bensì è l’assenza di un piano ad innescarla”.
Il SABIR per la prima volta viene organizzato in una città di frontiera, Trieste, tuttavia il Comune, denuncia ancora il responsabile di Arci, “ha deciso di non concedere nessuna forma di collaborazione ufficiale o patrocinio. È la prima volta in nove anni di Festival”.(SEGUE) (Alf/Dire)
19:37 11-05-23 NNNN

 

GIOVEDÌ 11 MAGGIO 2023 15.15.55
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI -2-

DIR2397 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. AL VIA IL FESTIVAL SABIR, VOCE ALL’EUROPA DEI DIRITTI -2-
(DIRE) Trieste, 11 mag. – Eppure proprio il capoluogo friulano “vive in modo più acuto le contraddizioni del momento” spiega nel corso della presentazione alla stampa Gianfranco Schiavone di Asgi. “Qui nacque lo Sprar come sperimentazione, c’è una lunga tradizione di inclusione e accoglienza diffusa, ma  al contempo è la città delle forzature estreme e della violazione delle norme”.
Schiavone cita “il tentativo caparbio di riprendere le riammissioni illegali, tutte respinte dalla Slovenia, di persone in cerca di protezione internazionale e i provvedimenti di espulsione dall’Italia, ineseguibile secondo il diritto internazionale, di persone prevalentemente afghane e libiche testimoniano un impulso all’illegalità delle istituzioni cittadine irrefrenabile”.
Per denunciare queste e le altre violazioni lungo la Rotta balcanica, il festival si concluderà sabato con la “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”: cittadini e associazioni attraverseranno simbolicamente la frontiera tra Slovenia e Italia, passando per quei boschi da dove arrivano, in estate o con la neve, al termine spesso di mesi di marcia e abusi, migranti di ogni genere e età in fuga da guerre e fame. E nel
tragitto c’è anche chi perde la vita: 140 nel 2022 secondo Openopolis.
Questa nona edizione è dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso. (Alf/Dire) 15:14 11-05-23 NNNN

 

 

VENERDÌ 12 MAGGIO

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 13.00.14
IRAN. SARBAR (ATTIVISTA): SIATE NOSTRA VOCE, VITE A RISCHIO

DIR1139 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
IRAN. SARBAR (ATTIVISTA): SIATE NOSTRA VOCE, VITE A RISCHIO
‘STUDENTESSE AVVELENATE PERCHÉ IN PRIMA LINEA NELLE PROTESTE’
(DIRE) Trieste, 12 mag. – “Siate la nostra voce. Dopo otto mesi di proteste, il governo iraniano non ha ancora chiaro che la gente non ha più paura e non smetterà di chiedere la fine della Repubblica islamica. Dovete aiutarci a farglielo capire, anche premendo sui vostri governi affinché smettano di avere relazioni politiche e commerciali con Teheran”. Elnaz Sarbar Boczek è un’attivista iraniana residente negli Stati Uniti e lancia un appello all’Italia e ai paesi europei, nel corso del dibattito
che ieri a Trieste ha preceduto la proiezione del film “Be My Voice” della regista iraniana Nahid Persson, nell’ambito del Festival Sabir e la promozione di Ucca Arci.
Il docu-film racconta la storia di attivismo della giornalista iraniana Masih Alinejad, anche lei esule negli Stati Uniti, voce di primo piano contro la Repubblica islamica. Nel 2014 invitò le donne a inviare video con cui denunciare abusi o testimoniare esempi di resistenza, a partire dal togliersi il velo, che per la legge costituisce un reato. Da allora riceve ogni giorno decine di foto e filmati che poi rilancia per dare voce alle proteste.
Proprio Alinejad ieri è stata messa sotto scorta per “minacce credibili alla sua vita”, come ha riferito la polizia del Regno Unito, dove la cronista è in viaggio per degli incontri istituzionali. In passato ha già ricevuto minacce di morte ed è sfuggita a un attentato.(SEGUE) (Alf/Dire) 12:58 12-05-23
NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 13.00.14
IRAN. SARBAR (ATTIVISTA): SIATE NOSTRA VOCE, VITE A RISCHIO -2-

DIR1140 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
IRAN. SARBAR (ATTIVISTA): SIATE NOSTRA VOCE, VITE A RISCHIO -2-
(DIRE) Trieste, 12 mag. – La dissidenza ha trovato nuova linfa in Iran a fine settembre, dopo la vicenda di Mahsa Amini, la 21enne morta in custodia della polizia morale che l’aveva arrestata perché non indossava correttamente il velo. Ne è derivata una protesta a livello nazionale “contro cui la repressione del regime è stata feroce, con arresti e ben cinque manifestanti giustiziati”, dice SARBAR, che aggiunge: “qualcosa però è cambiato: le donne non hanno più paura e sempre più spesso tolgono il velo in pubblico. Il 5 maggio scorso alla Maratona di Shiraz, molte atlete hanno deciso di correre senza velo. Il regime continua a dire che siamo vittime di isteria collettiva, e che dietro al movimento ci sono Stati Uniti e Regno Unito”. Nel frattempo, denuncia SARBAR, “sono state avvelenate 7mila studentesse in 28 province su 31”. Report delle ong locali e dati di governo certificano i casi da novembre 2022 a marzo 2023 nelle scuole femminili, a partire dalle elementari. Nei giorni scorsi gi insegnanti hanno scioperato per denunciare il fenomeno, di cui gli attivisti accusano le autorità. A fine febbraio un team di
scienziati del ministero della Salute ha accertato l’uso di azoto gassoso, incolore e inodore. Teheran ha condannato i tentativi di avvelenamento e l’ayatollah Ali Khamenei ha chiesto la pena di morte per i responsabili. Ma come ricorda SARBAR, “per i primi tre mesi le autorità hanno negato gli incidenti. Dicevano che erano casi di stress e ansia. Quello che è successo invece- conclude- si chiama vendetta di Stato, perché le studentesse sono in prima linea nel movimento di protesta”. (Alf/Dire)
12:58 12-05-23 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 13.23.07
RAI. FESTIVAL SABIR: ‘LA VERITÀ’ VA CONTRO DEMOCRAZIA E DIRITTO INFORMAZIONE

DIR1231 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
RAI. FESTIVAL SABIR: ‘LA VERITÀ’ VA CONTRO DEMOCRAZIA E DIRITTO INFORMAZIONE
LA REPLICA DEI RESPONSABILI AL QUOTIDIANO DI BELPIETRO
(DIRE) Trieste, 12 mag. – “In merito agli attacchi alla collaborazione tra il Festival SABIR e la RAI comparsi questa mattina su La Verità, ricordiamo che le organizzazioni promotrici, ossia Arci, Caritas Italiana, Acli, Cgil, in collaborazione con Asgi e Carta di Roma, rappresentano milioni di
cittadini e cittadine organizzati in associazioni e sindacati e promuovono eventi culturali e di riflessione da anni, esprimendo la propria opinione, una libertà protetta dalla nostra Costituzione”.
Le organizzazioni, che dall’11 al 13 maggio stanno promuovendo l’iniziativa, nella nota congiunta continuano: “La Rai è un servizio pubblico che deve garantire imparzialità e completezza  dell’informazione a tutela delle varie componenti della società del nostro paese. Fondamentale che continui a svolgere le sue funzioni, in una fase in cui la società  civile ha sempre meno accesso alla comunicazione. Denigrare le collaborazioni e i patrocini della Rai alle organizzazioni del Terzo settore significa delegittimare quel ruolo di promozione dei valori di inclusione che i servizi radiotelevisivi svolgono in democrazia”, concludono. (Com/Alf/ Dire) 13:21 12-05-23 NNNN

 

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 16.13.41
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME /VIDEO

 

DIR2125 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME /VIDEO
ESPERTA DI ASGI A ‘DIRE’: LESA DIGNITÀ, CAPITA DOPO NAUFRAGI
(DIRE) Trieste, 12 mag. – Dopo la strage di Cutro “le autorità italiane hanno prelevato con ritardo il Dna” sia dei corpi senza vita dei 95 migranti che il mare ha restituito, sia quello dei familiari giunti dai Paesi occidentali a riconoscere i loro cari, e così “almeno sette persone ancora non hanno un  nome”. La denuncia all’agenzia Dire arriva da Erminia Rizzi dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), in riferimento al naufragio del febbraio scorso di un caicco partito della Turchia con a bordo oltre cento migranti, affondato in prossimità dalle coste calabresi.
La vicenda di Cutro ha sollevato dubbi e accuse alle autorità e alla Guardia costiera italiana rispetto alla prontezza dei soccorsi. Ma per le associazioni come Asgi, le presunte violazioni non avrebbero colpito i migranti e i richiedenti asilo solo quando erano in vita, ma anche una volta deceduti. “I protocolli – dichiara Rizzi- sono responsabilità di questure, prefetture e polizia forense, e sono stati attivati in ritardo nonostante le varie istanze che subito Asgi ha presentato affinché si intervenisse nell’immediato”.
Agire in seguito, conferma l’esperta, potrebbe rendere difficile o impossibile ricostruire l’identità della persona, dal momento che il Dna si degrada rapidamente. Inoltre “si è permesso che i familiari ripartissero senza prelevare il loro Dna e non è detto che tutti possano tornare di nuovo in Italia”. Si tratta dei parenti dei migranti già residenti in Canada, Regno Unito o Germania. Ma altri avevano le famiglie solo nei Paesi di origine come l’Afghanistan, da dove venire in Europa – anche per un  breve soggiorno – non è pensabile. Rizzi aggiunge: “Non sono state neanche compilate le schede con i dettagli sul defunto, come ad esempio abbigliamento, eventuali segni visibili sul corpo e così
via”, cioè dati che potrebbero facilitare il riconoscimento della persona in un secondo momento.
Una situazione che secondo Rizzi “lede la dignità dell’individuo e va contro le leggi italiane” e che “purtroppo riscontriamo spesso”. L’esperta sottolinea: “Il naufragio di Cutro non è un’eccezione”.
L’intervista si è tenuta a margine del panel ‘Morti ai confini: dalla mappatura alla mobilitazione per la verità e la giustizia’, organizzato a Trieste nell’ambito della IX edizione del Festival Sabir.
(Alf/Dire) 16:11 12-05-23 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 16.08.30
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME

DIR2098 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME
ESPERTA DI ASGI A ‘DIRE’: LESA DIGNITÀ, CAPITA DOPO NAUFRAGI
(DIRE) Trieste, 12 mag. – Dopo la strage di Cutro “le autorità italiane hanno prelevato con ritardo il Dna” sia dei corpi senza vita dei 95 migranti che il mare ha restituito, sia quello dei familiari giunti dai Paesi occidentali a riconoscere i loro cari, e così “almeno sette persone ancora non hanno un nome”. La denuncia all’agenzia Dire arriva da Erminia RIZZI dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi), in riferimento al naufragio del febbraio scorso di un caicco partito della Turchia con a bordo oltre cento migranti, affondato in prossimità dalle coste calabresi.
La vicenda di Cutro ha sollevato dubbi e accuse alle autorità e alla Guardia costiera italiana rispetto alla prontezza dei soccorsi. Ma per le associazioni come Asgi, le presunte violazioni non avrebbero colpito i migranti e i richiedenti asilo solo quando erano in vita, ma anche una volta deceduti. “I protocolli – dichiara RIZZI- sono responsabilità di questure, prefetture e polizia forense, e sono stati attivati in ritardo nonostante le varie istanze che subito Asgi ha presentato affinché si intervenisse nell’immediato”.
Agire in seguito, conferma l’esperta, potrebbe rendere difficile o impossibile ricostruire l’identità della persona, dal momento che il Dna si degrada rapidamente. Inoltre “si è permesso che i familiari ripartissero senza prelevare il loro Dna e non è detto che tutti possano tornare di nuovo in Italia”. Si  tratta dei parenti dei migranti già residenti in Canada, Regno Unito o Germania. Ma altri avevano le famiglie solo nei Paesi di origine come l’Afghanistan, da dove venire in Europa – anche per un  breve soggiorno – non è pensabile. RIZZI aggiunge: “Non sono state neanche compilate le schede con i dettagli sul defunto, come ad esempio abbigliamento, eventuali segni visibili sul corpo e così
via”, cioè dati che potrebbero facilitare il riconoscimento della persona in un secondo momento.(SEGUE) (Alf/Dire) 16:07 12-05-23 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 16.08.31
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME -2-

DIR2099 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. RIZZI: A CUTRO DNA PRELEVATO TARDI, 7 CORPI SENZA NOME -2-
(DIRE) Trieste, 12 mag. – Una situazione che secondo RIZZI “lede la dignità dell’individuo e va contro le leggi italiane” e che “purtroppo riscontriamo spesso”. L’esperta sottolinea: “Il naufragio di Cutro non è un’eccezione”. L’intervista si è tenuta a margine del panel ‘Morti ai confini: dalla mappatura alla mobilitazione per la verità e la giustizia’, organizzato a Trieste nell’ambito della IX edizione del Festival Sabir. (Alf/Dire) 16:07 12-05-23 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 18.35.33
Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista

Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista
Roma, 12 mag. (LaPresse) – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.”Le parole portano con sé una visione del mondo e – ha indicato la senatrice – ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. POL FVG mad 121834 MAG 23

 

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 18.37.03
Natalità, Rojc (Pd): fermare deriva nazionalista

Natalità, Rojc (Pd): fermare deriva nazionalista Natalità, Rojc (Pd): fermare deriva nazionalista “Io slovena non sono etnicamente corretta”
Roma, 12 mag. (askanews) – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.
“Le parole portano con sé una visione del mondo e ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”, ha aggiunto. Bla 20230512T183642Z

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 18.40.10
Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista

Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista
“Io slovena non sono etnicamente corretta”
(ANSA) – TRIESTE, 12 MAG – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.
“Le parole portano con sé una visione del mondo – ha indicato la senatrice – ed ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno  insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (ANSA). FMS 12-MAG-23 18:38 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 18.40.11 ANSA FRIULI
Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista

Natalità: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista
“Io slovena non sono etnicamente corretta”
(ANSA) – TRIESTE, 12 MAG – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.
“Le parole portano con sé una visione del mondo – ha indicato la senatrice – ed ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno
insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (ANSA). FMS 12-MAG-23 18:38 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 18.56.45
NATALITA’, ROJC (PD) FERMARE DERIVA NAZIONALISTA, IO SLOVENA NON SONO ETNICAMENTE CORRETTA

9CO1394203 4 POL ITA R01
NATALITA’, ROJC (PD) FERMARE DERIVA NAZIONALISTA, IO SLOVENA NON SONO ETNICAMENTE CORRETTA
(9Colonne) Roma, 12 mag – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei
etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. “Le parole portano con sé una visione del mondo e – ha indicato la senatrice – ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la
comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (fre) 121856 MAG 23

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 19.25.39
Natalita’: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista =

Natalita’: Rojc (Pd), fermare deriva nazionalista =
(AGI) – Trieste, 12 mag. – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. “Le parole portano con se’ una visione del mondo e – ha indicato la senatrice – ‘etnia’ e’ parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare  il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunita’ di lingua e cultura. Collegare la natalita’ all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e  da li’ – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (AGI)Ts1/Ari 121924 MAG 23 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 19.56.14
NATALITÀ: ROJC “FERMARE DERIVA NAZIONALISTA”

ZCZC IPN 889
POL –/T
NATALITÀ: ROJC “FERMARE DERIVA NAZIONALISTA”
ROMA (ITALPRESS) – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice
Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa. “Le parole portano con sé una visione del mondo e – ha indicato
la senatrice – ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda  immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (ITALPRESS). sat/com 12-Mag-23 19:54 NNNN

 

VENERDÌ 12 MAGGIO 2023 21.31.28
NATALITÀ. ROJC (PD): FERMARE DERIVA NAZIONALISTA

DIR2960 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
NATALITÀ. ROJC (PD): FERMARE DERIVA NAZIONALISTA
(DIRE) Roma, 12 mag. – “Io, che condivido due culture e che forse per Lollobrigida non sarei etnicamente corretta, invito a fermare questa deriva”. Lo ha affermato oggi a Trieste la senatrice
Tatjana Rojc (Pd) a margine di un evento del Festival Sabir, dedicato alle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa.
“Le parole portano con sé una visione del mondo e – ha indicato la senatrice – ‘etnia’ è parola che appartiene ed evoca un’ideologia nazionalista. Non occorre riesumare il concetto di ‘stirpe italica’ di tempi lontani, l’etnia di Lollobrigida rimanda immediatamente alle ‘guerre etniche’ che hanno insanguinato i Balcani, a un’idea genetica di popolo, che va ben oltre la comunità di lingua e cultura. Collegare la natalità all’etnia significa tornare ai legami di sangue, e da lì – ha aggiunto Rojc – all’orrendo ‘sangue e terra’ non corre molto”. (Com/Fla/ Dire) 21:30 12-05-23 NNNN

 

 

SABATO 13 MAGGIO

 

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 12.33.01

MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE

DIR0403 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE
GIULIA CAPITANI: NUOVA LEGGE VIOLA COSTITUZIONE
(DIRE) Trieste, 13 mag. – “In Italia stiamo passando da un sistema di accoglienza a uno di detenzione per i richiedenti asilo. Il cosiddetto Dl Cutro è peggio dei ‘decreti Salvini'”. A lanciare l’allarme è Giulia Capitani di OXFAM, che all’agenzia Dire illustra gli effetti del decreto che interviene sul tema migratorio già convertito in legge nei giorni scorsi. “D’ora in poi- continua l’esperta di OXFAM- la stragrande maggioranza dei migranti e richiedenti asilo che arriveranno nel nostro paese via mare o via terra potranno essere inseriti non nei centri di accoglienza, come i Sai o i Cas (questi ultimi comunque privati di servizi), ma verranno rinchiusi in strutture, in attesa che venga valutata la richiesta d’asilo. Per legge ci vuole un mese ma sappiamo che questi tempi spesso si dilatano. Ma ciò che ci preoccupa di più- avverte Capitani- è il fatto che le persone verranno private della libertà in assenza reato. Eppure stanno
solo chiedendo asilo, un altro diritto sancito dalla Costituzione”. Secondo il nostro codice, infatti, entrare in Italia in modo irregolare non è un crimine penale bensì rientra negli illeciti amministrativi, una categoria per i quali non è prevista la pena del carcere.
La nuova legge invece secondo Capitani “tocca la libertà dell’individuo, che non solo è un diritto sancito dalla Costituzione ma è il fondamento dei sistemi giuridici occidentali”. A ciò si aggiungerebbe la “vaghezza della riforma” che non chiarirebbe in quali strutture i migranti verranno portati: “potrebbero coincidere con gli hotspot o peggio, con i Centri per il rimpatrio (Cpr), da dove già sono emerse  denunce rispetto alle condizioni inumane di detenzione, con esperti arrivati a definirli degli zoo per esseri umani”.(SEGUE) (Alf/ Dire) 12:31 13-05-23 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 12.33.01
MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE -2-

DIR0404 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE -2-
(DIRE) Roma, 13 mag. – Non solo. La legge prevede l’apertura di nuovi centri – 40 milioni stanziati solo per i Cpr – che come riporta Capitani “saranno decisi e gestiti dal governo e dai prefetti, anche in deroga alle attuali normative. Così facendo – osserva- si tagliano fuori regioni e comuni, che tuttavia si troveranno di fatto a dover fare i conti con tutti i problemi derivanti dall’avere una struttura simile sul proprio territorio”. Infine, come per i Cpr, “è probabile che sarà di fatto negato
l’accesso a chi fornisce servizi ai migranti, come ad esempio avvocati, mediatori o operatori sociali. Già ora sevono chiedere un permesso, molto difficile da ottenere”.
Capitani conclude: “Il parlamento ha respinto i nostri emendamenti alla legge, quindi non ci resta che continuare ad informare la cittadinanza. Attendiamo poi i decreti attuativi, i regolamenti e le circolari del ministero. Auspichiamo che una volta arrivati, il quadro si chiarirà, ma per noi resta il  tema della violazione dei diritti costituzionali”.
L’intervista è avvenuta a margine del panel “Accoglienza: invertire la marcia per uscire  dall’emergenza”, nell’ambito del Festival Sabir in corso a Trieste. Dagli altri relatori è emersa
preoccupazione anche per la decisione contenuta nel Dl Cutro di tagliare i corsi di italiano per i migranti appena arrivati dai paesi extra europei, “che avrà ripercussioni negative sul loro percorso di inserimento lavorativo e di inclusione sociale”. (Alf/ Dire) 12:31 13-05-23 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 12.40.43
MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE /VIDEO

DIR0423 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MVD/TXT
MIGRANTI. OXFAM: CON ‘DL CUTRO’  L’ACCOGLIENZA DIVENTA DETENZIONE /VIDEO
GIULIA CAPITANI: NUOVA LEGGE VIOLA COSTITUZIONE
(DIRE) Trieste, 13 mag. – “In Italia stiamo passando da un sistema di accoglienza a uno di detenzione per i richiedenti asilo. Il cosiddetto Dl Cutro è peggio dei ‘decreti Salvini'”. A lanciare l’allarme è Giulia Capitani di Oxfam, che all’agenzia Dire illustra gli effetti del decreto che interviene sul tema migratorio già convertito in legge nei giorni scorsi. “D’ora in poi- continua l’esperta di Oxfam- la stragrande maggioranza dei migranti e richiedenti asilo che arriveranno nel nostro paese via mare o via terra potranno essere inseriti non nei centri di accoglienza, come i Sai o i Cas (questi ultimi comunque privati di servizi), ma verranno rinchiusi in strutture, in attesa che
venga valutata la richiesta d’asilo. Per legge ci vuole un mese ma sappiamo che questi tempi spesso si dilatano. Ma ciò che ci preoccupa di più- avverte Capitani- è il fatto che le persone verranno private della libertà in assenza reato. Eppure stanno solo chiedendo asilo, un altro diritto sancito dalla Costituzione”. Secondo il nostro codice, infatti, entrare in Italia in modo irregolare non è un crimine penale bensì rientra negli illeciti amministrativi, una categoria per i quali non è prevista la pena del carcere.
La nuova legge invece secondo Capitani “tocca la libertà dell’individuo, che non solo è un diritto sancito dalla Costituzione ma è il fondamento dei sistemi giuridici occidentali”. A ciò si aggiungerebbe la “vaghezza della riforma” che non chiarirebbe in quali strutture i migranti verranno
portati: “potrebbero coincidere con gli hotspot o peggio, con i Centri per il rimpatrio (Cpr), da dove già sono emerse denunce rispetto alle condizioni inumane di detenzione, con esperti arrivati a definirli degli zoo per esseri umani”. Non solo. La legge prevede l’apertura di nuovi centri – 40
milioni stanziati solo per i Cpr – che come riporta Capitani “saranno decisi e gestiti dal governo e dai prefetti, anche in deroga alle attuali normative. Così facendo- osserva- si tagliano fuori regioni e comuni, che tuttavia si troveranno di fatto a dover fare i conti con tutti i problemi derivanti dall’avere una struttura simile sul proprio territorio”.
Infine, come per i Cpr, “è probabile che sarà di fatto negato l’accesso a chi fornisce servizi ai migranti, come ad esempio avvocati, mediatori o operatori sociali. Già ora sevono chiedere un permesso, molto difficile da ottenere”.
Capitani conclude: “Il parlamento ha respinto i nostri emendamenti alla legge, quindi non ci resta che continuare ad informare la cittadinanza. Attendiamo poi i decreti attuativi, i regolamenti e le circolari del ministero. Auspichiamo che una volta arrivati, il quadro si chiarirà, ma per noi resta il  tema della violazione dei diritti costituzionali”.
L’intervista è avvenuta a margine del panel “Accoglienza: invertire la marcia per uscire dall’emergenza”, nell’ambito del Festival Sabir in corso a Trieste. Dagli altri relatori è emersa
preoccupazione anche per la decisione contenuta nel Dl Cutro di tagliare i corsi di italiano per i migranti appena arrivati dai paesi extra europei, “che avrà ripercussioni negative sul loro percorso di inserimento lavorativo e di inclusione sociale”. (Alf/ Dire) 12:38 13-05-23 NNNN

 

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 12.52.26
SOCIALE. FESTIVAL SABIR SI CHIUDE CON 1500 PARTECIPANTI

DIR0467 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT
SOCIALE. FESTIVAL SABIR SI CHIUDE CON 1500 PARTECIPANTI
NEL POMERIGGIO IL FLAH MOB AL CONFINE SLOVENIA
(DIRE) Trieste, 13 mag. – Si concluderà nel pomeriggio a Trieste, con la Marcia contro i muri e per l’accoglienza, la nona edizione del Festival SABIR, evento diffuso e spazio di riflessione sulle  culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa  promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, con la collaborazione di Asgi e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik.
Come riportano gli organizzatori in una nota, oltre 50 organizzazioni e centinaia di persone hanno annunciato la loro presenza alla Marcia contro i muri e per l’accoglienza – che attraverserà il confine tra Italia e  Solvenia partendo dal Castello di Socerb (Capodistria) per arrivare nella Piazza
centrale di San Dorligo della Valle – perché sia protagonista quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle  persone in cerca di protezione.
La nona edizione del Festival SABIR a Trieste ha visto la partecipazione di oltre 1500 persone e più di 100 relatori per 50 eventi: 30 convegni, 5 formazioni, 3 presentazioni di libri, 3 concerti, 3 proiezioni di film, 5 mostre e una video-installazione. Il tutto, riferiscono ancora le organizzazioni promotrici, gestito grazie alla presenza di oltre 100 persone tra staff e volontari.
I processi migratori lungo la rotta balcanica, i cambiamenti climatici e le migrazioni  forzate, i diritti dei lavoratori migranti, le pratiche di accoglienza e di accesso alle  procedure di asilo, il ruolo del governo italiano e le recenti esperienze europee, il  racconto dei media italiani ed internazionali,  sono alcuni dei temi affrontati in questa edizione del Festival SABIR. (Com/ Alf/ Dire) 12:51 13-05-23 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 13.12.03
Al ‘Sabir’ a Trieste focus su rotta balcanica e accoglienza

Al ‘Sabir’ a Trieste focus su rotta balcanica e accoglienza
Oggi il festival si chiude con una marcia tra Slovenia e Italia
(ANSA) – TRIESTE, 13 MAG – I processi migratori lungo la rotta balcanica, i cambiamenti climatici e le migrazioni forzate, i diritti dei lavoratori migranti, le pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo, il ruolo del governo italiano e le recenti esperienze europee, il  racconto dei media italiani e internazionali: sono alcuni temi affrontati in questi giorni a Trieste nel corso della nona edizione del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma.
Secondo i dati diffusi dagli organizzatori, al festival, in corso da giovedì, hanno partecipato 1.500 persone e più di 100 relatori per 50 eventi: 30 convegni, cinque formazioni, tre presentazioni di libri, tre concerti, tre proiezioni di film, cinque mostre e una video-installazione.
L’iniziativa si concluderà nel pomeriggio con una marcia contro i muri e per l’accoglienza, che attraverserà il confine tra Italia e Slovenia partendo dal Castello di Socerb (Capodistria) per arrivare nella piazza centrale di San Dorligo della Valle. L’obiettivo è rendere “protagonista quella parte di
Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”.
Oltre 50 organizzazioni e centinaia di persone – spiegano gli organizzatori – hanno annunciato la loro presenza all’iniziativa. (ANSA). FMS 13-MAG-23 13:10 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 13.12.49 ANSA FRIULI
Al ‘Sabir’ a Trieste focus su rotta balcanica e accoglienza

Al ‘Sabir’ a Trieste focus su rotta balcanica e accoglienza
Oggi il festival si chiude con una marcia tra Slovenia e Italia
(ANSA) – TRIESTE, 13 MAG – I processi migratori lungo la rotta balcanica, i cambiamenti climatici e le migrazioni forzate, i diritti dei lavoratori migranti, le pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo, il ruolo del governo italiano e le recenti esperienze europee, il  racconto dei media italiani e internazionali: sono alcuni temi affrontati in questi giorni a Trieste nel corso della nona edizione del Festival Sabir, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee nei luoghi simbolo dell’Europa, promosso da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma.
Secondo i dati diffusi dagli organizzatori, al festival, in corso da giovedì, hanno partecipato 1.500 persone e più di 100 relatori per 50 eventi: 30 convegni, cinque formazioni, tre presentazioni di libri, tre concerti, tre proiezioni di film, cinque mostre e una video-installazione.
L’iniziativa si concluderà nel pomeriggio con una marcia contro i muri e per l’accoglienza, che attraverserà il confine tra Italia e Slovenia partendo dal Castello di Socerb (Capodistria) per arrivare nella piazza centrale di San Dorligo della Valle. L’obiettivo è rendere “protagonista quella parte di
Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione”.
Oltre 50 organizzazioni e centinaia di persone – spiegano gli organizzatori – hanno annunciato la loro presenza all’iniziativa. (ANSA). FMS 13-MAG-23 13:10 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 17.12.36
MIGRANTI. A FRONTIERA SLOVENA CENTINAIA PER DIRE BASTA AI MURI /FOTO

DIR0780 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPH/TXT
MIGRANTI. A FRONTIERA SLOVENA CENTINAIA PER DIRE BASTA AI MURI /FOTO
MASSA (ARCI): IN ITALIA ENTRANO MERCI MA NON PERSONE
(DIRE) Trieste, 13 mag. – “Attraversiamo il confine tra Slovenia e Italia per dire che nel 2023 è impensabile lasciar passare liberamente merci e denaro, ma non le persone”. Questo il senso del flash mob di questo pomeriggio, nelle parole date alla Dire da Walter Massa, il presidente di Arci nazionale, tra gli organismi che ha ideato un’iniziativa volta a denunciare la chiusura delle frontiere a migranti e richiedenti asilo.
Centinaia di persone – tra attivisti delle associazioni e cittadini – partite dall’Italia, con bandiere della pace e immagini di denuncia, hanno raggiunto il Castello di Socerb a Capodistria, in Slovenia, per ripercorrere verso l’Italia la tratta finale della cosiddetta “rotta balcanica”, la stessa battuta dai tanti in fuga da guerre e povertà. Nell’Italia nord-orientale arrivano soprattutto afghani e pakistani, e poi
iracheni, siriani, congolesi, egiziani, persino venezuelani e nepalesi. Durante il viaggio, ad attenderli ci sono frontiere chiuse, respingimenti e abusi. Pressoché inpossibile richiedere l’asilo, sebbene sia un diritto riconosciuto dalle convenzioni internazionali e dall’Ue.
La Slovenia ormai è area Schengen, quindi la frontiera con l’Italia non c’è più, e infatti gli attivisti italiani hanno potuto varcare la frontiera slovena. Una passeggiata di circa 5 chilometri acui però non hanno potuto partecipare i rifugiati residenti in Italia, giunti proprio da quel lato, che pur
sostenendo le istanze del flesh mob, per legge non possono lasciare il nostro Paese.
Come Emran, un afghano che a Trieste lavora come mediatore: “quando arrivano, i ragazzi ci raccontano di violenze terribili” riferisce sempre alla Dire, “vengono  anche respinti nei paesi da
cui arrivano”, ossia dalla Slovenia alla Croazia, e poi di nuovo indietro verso la Bosnia ed Erzegovina. Il viaggio può durare mesi, perfino anni, avanti e indietro tra i confini, sognando la
Germania, la Francia o il Nord Europa. Le associazioni riferiscono che in pochi, quando riescono a entrare, vogliono restare in Italia. Ma bisogna arrivarci tramite la rotta balcanica, che ormai per i non europei “è sinonimo di violenza in tutti i sensi: fisica e psicologica” conclude Emran. La  Marcia contro i muri e per l’accoglienza è stato l’evento conclusivo della nona edizione del Festival Sabir, promosso aTrieste da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil. (Alf/ Dire)
17:11 13-05-23 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 18.04.29
Migranti: marcia percorre rotta balcanica, ‘non vogliamo muri’

Migranti: marcia percorre rotta balcanica, ‘non vogliamo muri’
Partita dalla Slovenia per arrivare in Italia chiede accoglienza
(ANSA) – TRIESTE, 13 MAG – Una “marcia contro i muri” dalla Slovenia all’Italia, varcando un “confine che non c’è più” e che “deve essere attraversato liberamente non solo da soldi e merci ma anche dalle persone”: ricalca simbolicamente l’ultimo tratto del viaggio compiuto dai migranti che arrivano in Italia attraverso la rotta balcanica l’iniziativa promossa oggi a conclusione del Festival Sabir.
Una marcia a cui stanno partecipando un migliaio di persone, secondo le prime stime degli organizzatori, ha preso il via nel pomeriggio a Capodistria, ha poi varcato il confine di Stato e
proseguito per San Dorligo della Valle (Trieste). In testa al corteo c’è lo striscione “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”. Segue un’installazione artistica che ha come tema la libertà di movimento, focus del Festival.
I tre giorni di dibattiti e appuntamenti che si sono susseguiti fino a oggi a Trieste sono stati organizzati da Arci insieme a Caritas, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma. “Vogliamo ribadire – ha detto il presidente di Arci nazionale, Walter Massa alla partenza – che qui  dove non esiste più un confine, in un’Europa che ha scelto di non avere più confini, non si permetta solo ai soldi e alle merci di attraversarlo liberamente ma anche alle persone”. Inoltre, conclude, “in un’Europa che sta andando sempre più in una direzione di costruzione di muri, di nuovi confini, noi  crediamo sia importante tenere vivi e ben in manutenzione i ponti, unico strumento che consente al nostro continente e più in generale al pianeta, di poter continuare a sperare in un futuro”. Alla marcia partecipano anche organizzazioni locali e, tra gli altri, alcuni esponenti del Pd, come la  presidente provinciale di Trieste Caterina Conti, che ribadisce il suo no a un eventuale hotspot sul Carso, perché “non può essere questa la risposta alla rotta balcanica”. (ANSA). FMS 13-MAG-23 18:01 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 18.04.30 ANSA FRIULI
Migranti: marcia percorre rotta balcanica, ‘non vogliamo muri’

Migranti: marcia percorre rotta balcanica, ‘non vogliamo muri’
Partita dalla Slovenia per arrivare in Italia chiede accoglienza
(ANSA) – TRIESTE, 13 MAG – Una “marcia contro i muri” dalla Slovenia all’Italia, varcando un “confine che non c’è più” e che “deve essere attraversato liberamente non solo da soldi e merci ma anche dalle persone”: ricalca simbolicamente l’ultimo tratto del viaggio compiuto dai migranti che arrivano in Italia attraverso la rotta balcanica l’iniziativa promossa oggi a conclusione del Festival Sabir.
Una marcia a cui stanno partecipando un migliaio di persone, secondo le prime stime degli organizzatori, ha preso il via nel pomeriggio a Capodistria, ha poi varcato il confine di Stato e  proseguito per San Dorligo della Valle (Trieste). In testa al corteo c’è lo striscione “Marcia contro i muri e per l’accoglienza”. Segue un’installazione artistica che ha come tema la libertà di movimento, focus del Festival.
I tre giorni di dibattiti e appuntamenti che si sono susseguiti fino a oggi a Trieste sono stati organizzati da Arci insieme a Caritas, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma. “Vogliamo ribadire – ha detto il presidente di Arci nazionale, Walter Massa alla partenza – che qui dove non esiste più un confine, in un’Europa che ha scelto di non avere più confini, non si permetta solo ai soldi e alle merci di attraversarlo liberamente ma anche alle persone”. Inoltre, conclude, “in un’Europa che sta andando sempre più in una direzione di costruzione di muri, di nuovi confini, noi  crediamo sia importante tenere vivi e ben in manutenzione i ponti, unico strumento che consente al nostro continente e più in generale al pianeta, di poter continuare a sperare in un futuro”.
Alla marcia partecipano anche organizzazioni locali e, tra gli altri, alcuni esponenti del Pd, come la presidente provinciale di Trieste Caterina Conti, che ribadisce il suo no a un eventuale hotspot sul Carso, perché “non può essere questa la risposta alla rotta balcanica”. (ANSA). FMS 13-MAG-23 18:01 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 19.38.29
MIGRANTI: ROBERTI, ‘REGIONE FVG VUOLE REGOLE E NON ILLEGALITA” =

ADN1007 7 CRO 0 ADN CRO RFV NAZ
MIGRANTI: ROBERTI, ‘REGIONE FVG VUOLE REGOLE E NON ILLEGALITA” =
Trieste, 13 mag. (Adnkronos) – “Tre giorni di festival e una marcia per arrivare alla conclusione che non si vogliono muri ma ponti. Mi sembra un messaggio semplicistico e puerile che a ben vedere  potrebbe essere ancor più semplificato con un ‘vogliamo l’invasione'”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti a commento di alcune dichiarazioni degli organizzatori  della marcia transfrontaliera che si è svolta a chiusura della tre giorni del Festival ‘Sabir’, realizzato dall’Arci insieme a Caritas, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, è comprensibile che ci sia qualcuno che possa avere questi desideri. “E’ il bello della democrazia, ma ci potrà essere consentito – ha aggiunto
l’assessore – di ribadire che questa visione non solo non è la nostra, non solo non è quella della maggioranza dei cittadini, ma non è nemmeno realizzabile ed è pura utopia alla quale vogliamo  rispondere con regole per chi vuole integrarsi nelle nostre comunità e rimpatri per chi pensa di poter arrivare illegalmente nel nostro territorio”. (Cro/Adnkronos) ISSN 2465 – 1222 13-MAG-23 19:37
NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 20.59.56
IMMIGRAZIONE: ROBERTI “REGIONE FVG VUOLE REGOLE E NON ILLEGALITÀ”

ZCZC IPN 775
POL –/T
IMMIGRAZIONE: ROBERTI “REGIONE FVG VUOLE REGOLE E NON ILLEGALITÀ”
TRIESTE (ITALPRESS) – “Tre giorni di festival e una marcia per arrivare alla conclusione che non si vogliono muri ma ponti. Mi sembra un messaggio semplicistico e puerile che a ben vedere  potrebbe essere ancor più semplificato con un ‘vogliamo l’invasione'”. Lo ha detto oggi l’assessore regionale alla Sicurezza del Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, a commento di alcune dichiarazioni degli organizzatori della marcia transfrontaliera che si è svolta a chiusura della tre  giorni del Festival ‘Sabir’, realizzato dall’Arci insieme a Caritas, Acli e Cgil, e in collaborazione con Asgi e Carta di Roma.
Come ha spiegato l’esponente della Giunta regionale, è comprensibile che ci sia qualcuno che possa avere questi desideri. “E’ il bello della democrazia, ma ci potrà essere consentito – ha aggiunto l’assessore – di ribadire che questa visione non solo non è la nostra, non solo non è quella della maggioranza dei cittadini, ma non è nemmeno realizzabile ed è pura utopia alla quale vogliamo rispondere con regole per chi vuole integrarsi nelle nostre comunità e rimpatri per chi pensa di poter  arrivare illegalmente nel nostro territorio”. (ITALPRESS). vbo/com 13-Mag-23 20:59 NNNN

 

SABATO 13 MAGGIO 2023 17.12.36
MIGRANTI. A FRONTIERA SLOVENA CENTINAIA PER DIRE BASTA AI MURI /FOTO

DIR0780 3 POL 0 RR1 N/POL / DIR MPHMPH/TXT
MIGRANTI. A FRONTIERA SLOVENA CENTINAIA PER DIRE BASTA AI MURI /FOTO
MASSA (ARCI): IN ITALIA ENTRANO MERCI MA NON PERSONE
(DIRE) Trieste, 13 mag. – “Attraversiamo il confine tra Slovenia e Italia per dire che nel 2023 è impensabile lasciar passare liberamente merci e denaro, ma non le persone”. Questo il senso del flash mob di questo pomeriggio, nelle parole date alla Dire da Walter Massa, il presidente di Arci nazionale, tra gli organismi che ha ideato un’iniziativa volta a denunciare la chiusura delle frontiere a migranti e richiedenti asilo.
Centinaia di persone – tra attivisti delle associazioni e cittadini – partite dall’Italia, con bandiere della pace e immagini di denuncia, hanno raggiunto il Castello di Socerb a Capodistria, in Slovenia, per ripercorrere verso l’Italia la tratta finale della cosiddetta “rotta balcanica”, la stessa battuta dai tanti in fuga da guerre e povertà. Nell’Italia nord-orientale arrivano soprattutto afghani e pakistani, e poi
iracheni, siriani, congolesi, egiziani, persino venezuelani e nepalesi. Durante il viaggio, ad attenderli ci sono frontiere chiuse, respingimenti e abusi. Pressoché inpossibile richiedere l’asilo, sebbene sia un diritto riconosciuto dalle convenzioni internazionali e dall’Ue.
La Slovenia ormai è area Schengen, quindi la frontiera con l’Italia non c’è più, e infatti gli attivisti italiani hanno potuto varcare la frontiera slovena. Una passeggiata di circa 5 chilometri acui però non hanno potuto partecipare i rifugiati residenti in Italia, giunti proprio da quel lato, che pur
sostenendo le istanze del flesh mob, per legge non possono lasciare il nostro Paese.
Come Emran, un afghano che a Trieste lavora come mediatore: “quando arrivano, i ragazzi ci raccontano di violenze terribili” riferisce sempre alla Dire, “vengono  anche respinti nei paesi da
cui arrivano”, ossia dalla Slovenia alla Croazia, e poi di nuovo indietro verso la Bosnia ed Erzegovina. Il viaggio può durare mesi, perfino anni, avanti e indietro tra i confini, sognando la
Germania, la Francia o il Nord Europa. Le associazioni riferiscono che in pochi, quando riescono a entrare, vogliono restare in Italia. Ma bisogna arrivarci tramite la rotta balcanica, che ormai per i non europei “è sinonimo di violenza in tutti i sensi: fisica e psicologica” conclude Emran.
La Marcia contro i muri e per l’accoglienza è stato l’evento conclusivo della nona edizione del Festival Sabir, promosso aTrieste da Arci insieme a Caritas Italiana, Acli e Cgil. (Alf/ Dire)
17:11 13-05-23 NNNN

 

 

 

 

RADIO E TV

 

11 MAGGIO

 

Rai Radio 1 – TGR. GIORNALE RADIO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

Intervento Filippo Miraglia su Festival Sabir alle 7.18

 

Buongiorno Regione Tgr Friuli – Intervento Filippo Miraglia (24’40”)

https://www.rainews.it/tgr/fvg/notiziari/video/2023/05/Buongiorno-Regione-Friuli-Venezia-GIulia-del-11052023-a3708c31-4c39-4e59-a565-cb0f0b35ad69.html

 

Rai Radio 1 Friuli Venezia Giulia – Né stato né mercato (puntata interamente dedicata a Festival Sabir)

https://www.raiplaysound.it/audio/2023/05/Ne-stato-ne-mercato-del-11052023-6755f81a-f405-4060-84e5-2f8adb35daed.html

 

Rai Radio 3 c- Farhenheit

Intervento Filippo Miraglia su Festival Sabir alle 17.20

 

Tg edizione delle 19.30 Tgr Friuli

Edizone completa

https://www.rainews.it/tgr/fvg/notiziari/video/2023/05/TGR-Friuli-Venezia-GIulia-del-11052023-ore-1930-e4af6f55-7885-41c8-9616-b4a001559377.html

 

Servizio su apertura Sabir con interviste a Filippo Miraglia, Pietro Signoriello e Titti Postiglione

Come affrontare l’immigrazione: al via il festival Sabir (rainews.it)

 

 

12 MAGGIO

 

Radio anch’io – Rai Radio 1 – Intervento Filippo Miraglia (13’15”)

https://www.raiplaysound.it/audio/2023/05/RADIO-ANCHIO-3684ca3f-4ad4-4721-b11b-54f785e7427f.html

 

Rai Radio 1 Friuli Venezia Giulia – Un tranquillo week end…… da paura

Intervento Giorgia Jana Pintus su eventi culturali Festival Sabir alle 11.30

 

Radio Immagina – Intervista ad Antonio Russo

https://immagina.eu/2023/05/12/il-festival-sabir-in-marcia-contro-i-muri-intervista-ad-antonio-russo/

 

Caterpillar – Rai Radio 2 – Intervento Walter Massa (45’45”)

https://www.raiplaysound.it/audio/2023/05/Caterpillar-del-12052023-c3d82ca5-5594-47c8-9f54-f5f63ec09205.html

 

 

13 MAGGIO

 

Tg edizione delle 19.30 Tgr Friuli

 

Edizione completa

https://www.rainews.it/tgr/fvg/notiziari/video/2023/05/TGR-Friuli-Venezia-GIulia-del-13052023-ore-1930-bd658325-37a2-43fd-a43d-68790e10fb2b.html

 

Servizio sulla Marcia conto i muri con interviste a Walter Massa e Tania Scacchetti

https://www.rainews.it/tgr/fvg/video/2023/05/-marcia-sabir-trieste-immigrati-immigrazione-d60e61ed-abc7-4ce3-a09f-35e4b2e44656.html

 

Nexus a Sabir 2023 – 13 maggio 2023 MARCIA CONTRO I MURI E PER L’ACCOGLIENZA, video 1

Nexus a Sabir 2023 – 13 maggio 2023 MARCIA CONTRO I MURI E PER L’ACCOGLIENZA, video 1 – YouTube

 

Nexus a Sabir 2023 – 13 maggio 2023 MARCIA CONTRO I MURI E PER L’ACCOGLIENZA, video 2

https://www.youtube.com/watch?v=Vb1fq5G5LfM

 

 

 

 

 

ARTICOLI

 

 

3 maggio

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/03/news/marcia_contro_muri_per_accoglienza_slovenia_italia_13_maggio_trieste-12785192/

 

 

4 maggio

https://www.vaticannews.va/it/mondo/news/2023-05/festival-sabir-migranti-cultura-mediterraneo0.html

 

 

5 maggio

https://www.triesteprima.it/eventi/sabir-festival.html

 

 

9 maggio

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/09/news/migranti_festival_sabir_programma_trieste-12796712/

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/09/news/alidad_shiri_trieste_cutro_festival_sabir-12796734/

 

 

10 maggio

https://www.vita.it/it/article/2023/05/10/sabir-il-festival-che-abbatte-i-muri/166694/

 

https://www.collettiva.it/copertine/diritti/2023/05/10/news/sabir-festival-trieste-2994268/

 

https://www.famigliacristiana.it/articolo/contro-ogni-muro-per-la-liberta-di-movimento-.aspx

 

https://riforma.it/it/articolo/2023/05/10/sabir-al

 

https://www.welfarenetwork.it/a-trieste-festival-sabir-liberta-di-movimento-20230510/

 

https://www.meltingpot.org/2023/05/il-festival-sabir-a-trieste-l11-12-e-13-maggio/

 

 

 

11 maggio

https://www.repubblica.it/cronaca/2023/05/11/news/trieste_sabir_festival_culture_mediterraneo-399701660/

 

https://ilmanifesto.it/sabir-un-festival-per-capire-quanto-accade-nella-fortezza-europa

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/11/news/migranti_festival_sabir_trieste-12799757/

 

https://www.forumterzosettore.it/2023/05/11/sabir-torna-a-trieste-il-festival-delle-culture-mediterranee/

 

https://www.articolo21.org/2023/05/festival-sabir-2023-trieste-11-12-13-maggio/

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/11/news/migranti_festival_sabir_trieste-12799757/

 

https://www.anci.it/festival-sabir-biffoni-progettualita-risorse-e-professionisti-per-gestire-fenomeno-migratorio/

 

https://www.ilfriuliveneziagiulia.it/tag/sabir-il-festival-delle-culture-mediterranee/

 

https://www.triesteprima.it/cronaca/festival-sabir-2023-trieste.html

 

https://www.artribune.com/mostre-evento-arte/festival-sabir/

 

https://www.agensir.it/quotidiano/2023/5/11/solidarieta-caritas-italiana-al-via-da-oggi-al-13-maggio-il-ix-festival-sabir-sul-tema-liberta-di-movimento/

 

https://www.romasette.it/al-via-a-trieste-il-festival-sabir/

 

https://www.ilcirotano.it/2023/05/11/trieste-al-via-il-festival-sabir-voce-europea-dei-diritti/

 

https://www.caritas.it/mostra-im-looking-for-ritratti-sguardi-storie-al-festival-sabir/

 

 

 

 

12 maggio

https://www.avvenire.it/opinioni/pagine/il-diritto-negato-di-vivere-a-casa

L’esperta di immigrazione: “A Cutro dna prelevato troppo tardi, 7 corpi senza nome” – DIRE.it

 

https://roccarainola.net/trieste-al-via-il-festival-sabir-voce-europea-dei-diritti/

 

https://www.caritas.it/persone-e-personaggi-in-transito-incontro-con-il-fotografo-e-regista-opher-thomson-al-festival-sabir/

 

 

 

13 maggio

https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2023/05/13/migranti-marcia-percorre-rotta-balcanica-non-vogliamo-muri_b9d37576-6ad9-42a4-8917-4cd4a7f99007.html

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/13/news/rotta_balcanica_marcia_pro_migranti_trieste-12803984/

 

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/13/news/festival_sabir_trieste_ingressi_legali_per_fermare_morti_della_speranza-12803286/

 

https://www.triesteprima.it/cronaca/sabir-marcia-.html

 

https://www.triestecafe.it/it/news/politica/marcia-contro-i-muri-sul-confine-tra-italia-e-slovenia-13-maggio-2023.html

 

https://www.lasicilia.it/italia/migranti-marcia-percorre-rotta-balcanica-non-vogliamo-muri-1789772/

 

 

14 maggio

https://ilmanifesto.it/il-festival-sabir-in-marcia-attraverso-le-frontiere

https://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/2023/05/14/news/migranti_marcia_contro_muri_italia_slovenia-12804770/

 

https://www.asgi.it/notizie/asgi-al-festival-sabir-di-trieste-dal-11-al-13-maggio-2023/