
AOI, ARCI, Assopace Palestina e ACLI esprimono piena solidarietà ai parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) a cui Israele ha revocato i visti d’ingresso.
Gli stessi parlamentari avevano partecipato alle due carovane verso Rafah e a una missione di monitoraggio in Cisgiordania, chiedendo la fine dell’occupazione e un cessate il fuoco permanente, e dando voce alla necessità di garantire aiuti e protezione alla popolazione civile palestinese.
La revoca dei visti si inserisce in una lunga serie di azioni che confermano la determinazione di Israele a non volere testimoni del genocidio in corso a Gaza e della deportazione della popolazione palestinese dalla Cisgiordania: dalla dichiarazione di persona non grata del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, al divieto di ingresso imposto alla relatrice ONU sui diritti umani nei Territori Palestinesi Occupati, fino all’impedimento all’accesso della stampa internazionale a Gaza e alla messa fuorilegge dell’UNRWA.
Chiediamo al Governo italiano e a quelli dell’Unione europea di assumere finalmente iniziative concrete per contrastare i crimini di Israele, a partire da sanzioni effettive, dalla sospensione del trattato di associazione UE-Israele e dal blocco totale della compravendita di armi e sistemi militari da e per Israele. È inoltre necessario richiedere ufficialmente a Israele le motivazioni della revoca dei visti ai parlamentari di uno Stato membro dell’Unione europea, con cui Israele mantiene un trattato commerciale privilegiato.
Basta complicità con il genocidio.