Prima vittoria per gli oltre 55mila firmatari contro il Congresso delle famiglie a Verona

Ora andiamo avanti e chiediamo che nessuna istituzione sostenga un convegno che alimenta odio e discriminazione

“Che il Governo abbia deciso di togliere il patrocinio al Congresso mondiale delle famiglie è una grande vittoria per le oltre 55mila persone che hanno già firmato la nostra petizione. Però andiamo avanti e chiediamo che nessuna istituzione sostenga un convegno che alimenta odio e discriminazione”.

Lo dichiara Francesca Chiavacci, presidente dell’Arci nazionale che insieme ad altre associazioni tra le quali Arcigay, Agedo, Certi diritti, Mario Mieli, Famiglie arcobaleno e insieme all’organizzazione mondiale per l’uguaglianza ‘All out’, hanno promosso una petizione che chiede a tutte le Istituzioni di ritirare il sostegno al Congresso internazionale delle Famiglie previsto a Verona dal 29 al 31 marzo.

“Qual è – prosegue – l’interesse pubblico che motiva il sostegno di Ministeri, del Comune e della Regione Veneto al Congresso delle famiglie a Verona? Un incontro che riunisce antiabortisti, omofobi e altri che vorrebbero relegare le donne in ruoli sociali superati da decenni, inoltre sono invitati chi teorizza la cura per i gay.  È un evento – sottolinea – che non deve essere promosso da Istituzioni che sono rappresentative di tutti.

Insieme a tante altre organizzazioni – continua –  stiamo organizzando la nostra presenza a Verona per contrastare le teorie violente e discriminatorie promosse dai relatori invitati.
In Italia – conclude – c’è chi vorrebbe far perdere terreno alla battaglia per i diritti civili; lo abbiamo visto sul ddl Pillon e con diverse uscite del Ministro Fontana, ma sulla conquista dei diritti non si può andare indietro”