TERRATEATRO è un insieme di persone che intendono vivere la propria storia personale e collettiva nella società attraverso il linguaggio teatrale.
Nasce nel 1999 nella provincia di Teramo, con l’intento di rispondere ad esigenze individuali di confronto e partecipazione critica all’interno di un Territorio. TERRATEATRO da sempre opera attraverso gli Spettacoli prodotti, i momenti Formativi e le Rassegne.
E’ questo complesso crocevia di momenti, persone, emozioni e pensieri che fanno ancora del Teatro un tempo fondamentale nella nostra vita e nella vita sociale di una comunità.
Conoscete. Questo è una delle brevi scritte scolpite in lingua volgare (“Conuscite”) nell’archivolto del portale trecentesco della Chiesa dei SS Pietro e Andrea a Castelbasso, borgo in provincia di Teramo. Questo invito è divenuto la mission della Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture, che a pochi passi da quel portale ha la propria sede: favorire la conoscenza e la comprensione del presente attraverso l’arte e la cultura per una riqualificazione del territorio e del suo tessuto sociale e culturale.
Agenzia di spettacolo e animazione artistica.
Il Museo civico di Teramo, o anche Pinacoteca Comunale, raccoglie i più importanti pezzi dell’arte dal Quattrocento fino alla fine del Ottocento, di Teramo e dei dintorni. È allestito al centro della Villa Comunale, nelle 15 sale di un palazzo ottocentesco al centro del giardino.
Il Museo racconta la storia della città attraverso una collezione appartenuta alle famiglie nobili del luogo: documenti, abiti di alta moda, oggetti di vita quotidiana, divise militari, gioielli, antichi tessuti e una preziosa camera da letto.
Il museo archeologico, ospitato nell’ottocentesco palazzo del Tribunale, si divide in due sezioni.
La prima descrive nell’allestimento la fase di Interamnia dal XII secolo a.C. al VII d.C. esponendo testimonianze provenienti dai siti cittadini come il teatro, l’anfiteatro e le domus. Tra gli oggetti di questa sezione si distinguono diverse sculture romane di pregio in marmo bianco, come il ritratto di Settimio Severo. La seconda sezione al piano superiore narra la storia del territorio, abitato dai pretuzi e dai piceni, dalla Preistoria al Medioevo.