Sequestrata la sede di Casapound a Bari

Una bella notizia per contrastare un partito dall’indole violenta e aggressiva

Il sequestro della sede di Casapound a Bari è una bella notizia. Si riconosce finalmente come questa organizzazione abbia l’obiettivo anticostituzionale di ricreare un regime fascista in Italia, fatto di intolleranza e violenza.

Il provvedimento è conseguente ad un’aggressione, a scapito di alcuni manifestanti inermi il 21 settembre scorso a Bari: aggressione pianificata da Casapound usando la propria sede come base logistica.

Un’indole violenta ed aggressiva che non è legata solo agli esponenti di Bari ma è insita nella cultura e nel pensiero politico di Casapound.

Un pensiero che ha portato nella storia del nostro Paese un regime repressivo, contrario alla libertà e autore di orrendi crimini sia in guerra sia contro i cittadini italiani di diverso orientamento politico, sessuale e religioso rispetto a quello promosso dal regime fascista.

Per questo motivo l’Arci, aderente alla rete “Mai più fascismi”, continuerà il suo impegno per chiedere lo sgombero dall’occupazione abusiva a Roma dove Casapound ha installato illegalmente la sua sede nazionale, e più in generale, la chiusura e lo scioglimento di Casapound, come previsto dalle leggi vigenti e dalla Costituzione.