In queste ore terribili le immagini della nuova guerra israelo-palestinese entrano nelle nostre case suscitando l’angoscia anche delle socie e dei soci dell’Arci per la sorte della popolazione civile ancora una volta coinvolta suo malgrado nei combattimenti.

La nostra Associazione è da sempre mobilitata per una pace giusta e duratura in Palestina e Israele, e quanto succede adesso crea rabbia e sconforto in quanti nell’Arci operano nelle reti nazionali ed internazionali, insieme alla società civile palestinese in campagne di solidarietà e progetti di cooperazione, e con la società civile pacifista e democratica israeliana per la pace e i diritti.

L’Arci esprime la sua vicinanza a chi sta soffrendo, alle famiglie di tutte le vittime, ai feriti, ai sequestrati, ai bombardati, ricordando che questa sofferenza non è nuova ma si protrae da decenni di generazione in generazione, e che in quella terra ci sono milioni di persone che non hanno mai conosciuto la pace, quella pace che è un diritto universale dell’essere umano. Il numero di vittime civili dei combattimenti sta salendo e si aggiungerà alle centinaia di vittime che ogni anno provoca l’occupazione illegale dei territori palestinesi ed il crudele assedio della Striscia di Gaza.

Questa guerra, col suo portato di orrore, risveglia le coscienze da un sonno colpevole della comunità internazionale. Il sonno colpevole che ha fatto cancellare il processo di pace per “due popoli e due stati” che ha in questi anni giustificato l’assedio di Gaza, l’occupazione illegale di Gerusalemme est, il propagarsi inarrestabile delle colonie in Cisgiordania, gli arresti illegali, le morti impunite e la violenza.

Coltivare rabbia, miseria, violenza, limitazione delle libertà e dei diritti in milioni di persone innocenti non porta alla pace e alla sicurezza: al contrario nutre la barbarie, la violenza, l’insicurezza. E produce frutti avvelenati.

E anche se Hamas non ha mai rappresentato tutti i palestinesi, adesso tutti e tutte soprattutto a Gaza rischiano di pagare un prezzo altissimo alla rappresaglia israeliana, intrappolati come sono in un assedio senza vie di fuga. D’altra parte, il governo israeliano è stato in questi mesi contestato dalla maggioranza della popolazione, che è scesa in piazza ogni settimana per mesi come mai era successo nella storia del paese. E ora invece, con l’emergenza, potrà scatenare la sua potenza di fuoco su un popolo tremendamente più debole.

È in gioco il destino di due popoli e di tutto il Medio Oriente, un’area cruciale per tutto il mondo.

L’Arci chiede alla comunità internazionale, al Governo Italiano, a tutte le forze politiche e sociali di fare l’impossibile perché tacciano le armi subito, per evitare nuove vittime civili, per impedire l’escalation del conflitto e la sua internazionalizzazione, tanto più che sono evidenti gli interessi stranieri che operano per la guerra.

Chiediamo che la comunità internazionale si impegni, dopo decenni, a far ripartire un negoziato vero per un vero processo di pace fondato sui diritti inalienabili dei due popoli alla terra, alla vita, alla libertà. E che nei negoziati vengano incluse le associazioni, ì movimenti per i diritti umani, quella ricca società civile che collabora anche con i circoli ed i comitati Arci in tante azioni di solidarietà. Perché la pace sia duratura occorre che prima di tutto sia giusta, e che i processi di pacificazione, anche nei momenti più tragici, siano immaginati partecipati dalle comunità.

E serve che finalmente la comunità internazionale prenda coscienza che senza il rispetto delle risoluzioni ONU nessuna pace è possibile, e che non è ammissibile che vengano poste limitazioni all’azione delle agenzie internazionali e delle persone che operano su loro mandato. Nessuno si opponga al loro operato, vengano aperti corridoi che ne permettano l’azione di soccorso verso la popolazione inerme. Si imponga la tregua e cessino le violenze. E ognuno si impegni, finalmente, nella costruzione di una pace giusta.

L'APPELLO del Coordinamento Rete Italiana Pace e Disarmo

Condanniamo l’ignobile e brutale atto di aggressione di Hamas contro la popolazione civile Israeliana, contro anziani, bambini, donne, in spregio di ogni elementare senso di umanità e di civiltà, alla quale si è aggiunta la barbara pratica della presa di ostaggi. Siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e le convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione.

Continua a leggere:

Israele-Palestina: fermiamo la violenza, riprendiamo per mano la Pace

COMUNICATI ALTRE ORGANIZZAZIONI

Appello delle donne di Women Wage Peace – grande movimento di donne in Israele che in questi anni ha lavorato insieme con l’associazione di donne palestinesi Women of the Sun. Hanno attivato una raccolta firme. | TRADUZIONE ITA


Appello di organizzazioni pacifiste israeliane e israeliane/palestinesi
TRADUZIONE ITA


Comunicato delle Rete Euromed – autorevole rete di società civile europea e mediterranea, incluse organizzazioni palestinesi e israeliane, a cui Arci aderisce (traduzione in italiano non corretta)


Comunicati AOI – Associazione delle ONG italiane:


Assopace Palestina


Comunicato Solidar: Palestine/Israel | A stop to the spiral of violence, war crimes and human rights violations! | TRADUZIONE ITA

 

ARTICOLI DA LEGGERE

Dati AOI situazione umanitaria (aggiornati al 18/10/2023)

14/10/2023, AssopacePAlestina, Una bussola per il nostro lutto di Judith Butler

14/10/2023, Il Fatto Quotidiano, Sospeso il premio per la palestinese Adania Shibli alla Fiera del Libro di Francoforte. Scrittori e case editrici arabe lasciano l’evento di Shady Hamadi

13/10/2023, il manifesto, Prima l’orrore, ora la paura. Il governo sta collassando di Zvi Schuldiner

10/10/2023, Cultura è libertà – una campagna per la Palestina, Arrivando di nuovo al ciclo della vendetta di Amira Hass Haaretz

10/10/2023, Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, Dossier/ Gaza vs Israele. Una guida per capire il conflitto

09/10/2023, Cultura è libertà – una campagna per la Palestina, Operazione Al-Aqsa Storm: come, perché e verso dove? di Mouin Rabbani Al Jadalyya

08/10/2023, Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, Il nuovo vecchio conflitto nel Vicino Oriente di Raffaele Crocco

Ali Rashid, Eppure una volta eravamo fratelli. (dal sito Michele Nardelli.it)

Adam Keller, Israeliani, palestinesi, Gaza, Hamas – cercando di preservare la sanità mentale. La storia si ripete? (traduzione non corretta)

 

VIDEO, PODCAST, ETC.

14/10/2023, Tg3 Mondo, Puntata del 14/10/2023 (al minuto 24 testimonianza da Gerusalemme di Qusay Abbas, coordinatore Youth Development Department di Gerusalemme est)

14/10/2023, Servizio Pubblico, Cronaca dall’inferno di Gaza

11/10/2023, Radio Sankara video, POLITIK – LA GUERRA INFINITA. QUALI SONO LE VIE DELLA PACE ?

Voci dalla Palestina, a cura di Arci Firenze

LE MOBILITAZIONI PER LA PACE

11 novembre

Agrigento


10 novembre

Impruneta 


10 e 24 novembre

Brentonico (TN)


9 novembre

Monza


8 novembre

Conferenza stampa a Roma

Firenze


7 novembre 

L’Aquila
Vicopisano


4 novembre

Cosenza
Osnago (LC)
Pistoia


2 novembre

Bergamo
Torino


1 novembre

Roma


29 ottobre

Albignano Truccazzano (MI)


28 ottobre

AULLA


27 ottobre

ROMA – Manifestazione nazionale – Piazza dell’Esquilino

MILANO – Piazza Castello

RAVENNA

TARANTO

PARMA

TERNI

CREMONA


29 ottobre

Albignano Truccazzano (MI)

28 ottobre

AULLA – Sala Consiliare del Comune di Aulla (MC)


26 ottobre

ROMA– Circolo Arci Pietralata


25 ottobre

Incontro online

ROMA


23 ottobre

GENOVA

SAVONA


21 ottobre

ROMA


20 ottobre

CAGLIARI –  Appello Due popoli due stati

FERRARA

PALERMO


19 ottobre

CATANZARO

PESCARA


18 ottobre

AVELLINO


17 ottobre

COMO


16 ottobre

MODENA


15 ottobre

PERUGIA


14 ottobre

BARI


13 ottobre

BOLOGNA

MILANOL’appello “Per la pace e la convivenza tra i popoli”